di Mario Cardinali
L’artro giorno un omo s’è presentato all’ambulatorio tutto ‘mpenzierito.
– Dottore, guardivì che lingua gialla!
– Boia! Ha mangiato lo zafferano?
– No, ho leccato una topa cinese!
– Cinese cinese?
– Dé, ciaveva l’occhi strinti!
– La topa?!
– No, la cinese! «Tu assaggiale questa» m’ha detto, «tu sentile come buona».
– E com’era?
– Mah, un po’ sapeva di pinna di pesceane, un po’ di koala, un po’ di nido di rondine…
(Continua la lettura sul Vernacoliere in edicola, oppure acquistalo scaricando la App gratuita del Vernacoliere dall’App Store per iOS, o da Google Play per Android).