di Mario Cardinali
Ora che vedrai fra poìno l’Italia dovrà mandà in Ucraina anche i sordati di ciccia e no l’armi sortanto, co’ soliti disfattisti a gufà poi lo voglio vedé quando ritorneranno i primi nella bare la gente cosa dirrà (dé, dirrà che sono eroi morti per la Patria e si metterà tutta sull’attenti ar sono dell’inno di Mameli e ’r triolore ar vento assieme a’ ministri, a’ generali, a’ vescovi e all’industriali speciarmente quelli dell’armi che loro se potessero ci manderebbero i su’ figlioli ‘n guerra ma quelli sono fissi a giro per ir mondo, valli a trovà), e ‘nzomma ora la Patria ha bisogno di trombate alla grande no lei che ‘un cià nemmen l’uccello e neanche la topa ma chi i figlioli li pole fa’ davvero come presempio tanti giovani che però ‘nvece di trombà per offrì novi sordati alla Patria stanno fissi alla televisione a sfassi dalle seghe su Pornubbe e ‘un ci penzano mìa che onni schizzo buttato via per aria potrebbe ‘nvece doventà propio un sordato e speciarmente un aviatore da mandà anche lui in Ucraina che tanto è ‘na guerra che chissà quanto dura e hai voglia te di fa’ contento Zeleski, Brunovespa e ‘r Corriere della Sera! (…)
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