di Mario Cardinali
Ci voleva proprio che Berlusconi morisse, per finalmente apprendere dalla sua stessa bocca che lui al suo amatissimo popolo italiano gli è sempre andato bellamente in quel posto, come infatti afferma il bigliettino ritrovato fra le sue carte dopo il decesso, con la perentoria affermazione “se rinasco vi rivò nel culo a tutti!”
Affermazione che, subito propalata dalla stampa sensazionalista nella versione “Risorge Berlusconi!”, ha lì per lì indotto molti ad obiettare “Ma ‘un doveva aspettà tre giorni?!
Tanto che lo stesso Pontefice ha chiesto personalmente lumi all’Ufficio Resurrezioni Celesti, dove però non risultava iscritto alcun Unto dal Signore.
E già questo ha ancor più turbato tanti credenti, così spinti a dubitare che quando Berlusconi affermava la sua unzione per mano dello stesso Massimo Lubrificatore, dicesse proprio la verità.
– Indubitabile è comunque – ha professionalmente affermato un esimio esperto di bigliettini decifrandi – che l’espressione “vi rivò nel culo a tutti” sta a significare che – siccome la reiterazione di un atto trova giustificazione logica nell’essere quell’atto già avvenuto una prima volta – il riprenderlo di nuovo in quel posto è tautologicamente consequenziale.
Il che non significa tuttavia, ha precisato un altro esimio esperto d’impressioni a caldo, che la nuda e cruda frase del biglietto stia a indicare un tipo di rinculata tradizionale, essendo invece una semantica allusione a quanto il fu Cavaliere e Presidente nonché poliedrico imprenditore e piduista e fondatore di Forza Italia e più volte capo del Governo prometteva agli elettori – i classici mari e monti – mentre poi non dava loro nemmeno stagni e collinette, tutto intento com’era a perseguire sempre e comunque gl’interessi propri, tipicamente soddisfatti con le famose leggi ad personam (…)
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