di Mario Cardinali
«L’onestà è reato!» abbiamo satireggiato tempo fa sulle nostre locandine. Ma a constatare le pressoché quotidiane notizie di nuove incessanti ruberie nel mondo dell’affarismo politico e della politica d’affari, la reità degli onesti non è più solo una battuta satirica.
Tant’è che il vero scandalo ormai – ammesso che “scandalo” voglia ancora dir qualcosa – è che ci possa essere ancora qualcuno che non ruba, che non sia corrotto o corruttore, o silente complice dell’andazzo, nella spartizione infine istituzionalizzata della grande torta, fine primo e ultimo di tantissime carriere politiche e imprenditoriali. Pubbliche e private, le une quasi sempre a braccetto con le altre….
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