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Senza peli sulla lingua

QUEL RITORNO PERCHÉ

di Mario Cardinali

Sai quanto gliene frega, ai milioni di sempre più poveri e abbandonati a se stessi – in questi tempi di pandemia e di liberismo finanziario sfrenato dove l’uomo conta in funzione solo della sua possibilità di consumare e d’esser consumato, con la miseria materiale e morale lasciata ormai alla pubblica carità più o meno religiosa come unico rimedio – cosa gliene frega, dicevo, di dover ancora sentir ragionare di Renzi, come ora se ne ragiona giorno e notte su giornali e televisioni…

  Ma tant’è, sono anche tempi di nausea, questi, e nauseati per nauseati bisogna pur notarlo che l’opinione comune, in tal modo bombardata, è guidata a vederlo soprattutto come trascinato dal suo ego ipertrofico, il “ducetto” di Rignano, nella provocazione “folle” d’una crisi di governo in piena crisi economica e sanitaria, con i miliardi del Recovery europeo messi in rischioso gioco, con centinaia di migliaia di nuovi licenziamenti alle porte, con una popolazione stressata da quarantene, saracinesche abbassate, disoccupazione sempre più dilagante.   

  E in tanti di quella pubblica opinione lo vedono come ritornato puntualmente a galla, il Renzi col suo partitino personale, appena si è tornati a parlar di quattrini, e tanti, da far arrivare ai soliti grandi percettori…

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