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BASTA COLL'INGRESE!

PER LA TOPA LA NOSTRA LINGUA È MEGLIO!

L'Accademia della Crusca: SE LA SOGNANO L'INGRESI LA POTTA!

di Mario Cardinali

Dé, l’artro giorno t’è passato un tronco di fia da morì, fa uno:

  – Boia, popò di pussi!

  – Pussi vallo a di’ ar budello di tu’ ma’! – n’ha fatto risentita lei.

  E quando lui n’ha spiegato che lui voleva sortanto dire topa mapperò in ingrese, lei n’ha detto deliata «allora parla come mangi, stronzolo!»

  O sennò come quella ragazza che sere addietro caminava sur viale per i fatti sua. L’abborda  uno ‘n macchina di fori, ni fa:

– Ellò, bebi! Quanto, per un pompino?

– Dipende! Come li fa iòar  mòdar, cinquanta! Iòar sister, cento!

  E lui:

  – Puttana!

  E lei:

  – Seddercaso escort, come ortre a tu’ ma’ e alla tu’ sorella l’ha sempre fatta anche la tu’ grammòdar!…

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