di Mario Cardinali
La polizia l’ha beccato caldo caldo sempre a bocca aperta, mente urlava il suo odio contro le guerre, i loro mandanti e i loro esecutori.
Odio, mica la misericordiosa cattolica condanna che pronuncia sempre anche il Papa dal suo finestrone di San Pietro, e sempre conclude con l’esortazione a pregare, mica a maledirli gli eserciti difensori della nostra civiltà.
E l’odio pacifista può essere finalmente perseguito dalla legge, oggi che l’entrata in guerra anche del nostro paese – per ora col solo invio di armi agli ucraini indomiti ma già il nostro esercito s’appronta a un intervento diretto con gli altri soldati della Nato – non può lasciare spazio al disfattismo, punito infine con l’arresto grazie all’apposito decreto urgente approvato da tutto il parlamento sull’attenti.
– Ma io ‘un sono disfattista! – ha cercato di spiegare quel pacifista, mentre lo portavano in gattabuia con gli ovvii spintoni d’uso con i recalcitranti.
Ma aveva un bel protestare la sua grottesca innocenza, quel calunniatore della patria e dei suoi difensori in armi(…)
Continua la lettura sul Vernacoliere in edicola