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L'editoriale - Senza peli sulla lingua

MENTRE LA DESTRA PICCHIA
E FILA COME UN TRENO

 

di Mario Cardinali

E continuano a fare le faccette stupite, e addolorate pure, i cosiddetti maîtres à penser della Sinistra cosiddetta: ma davvero la Meloni, con quella dialettica da autorevole e pur rassicurante capo di governo, vuol arrivare col premierato a comandare tutto lei? Ma davvero ha detto che i parlamentari picchiatori di Lega e Fratelli d’Italia, pur così macroscopicamente squadristi nell’aggressione forsennata al cinquestelle Donno che voleva mettere un tricolore addosso a Calderoli, hanno solo reagito a una provocazione?
E davvero questa donna di successo così tanto accolta nei consessi internazionali gridava alla festa di Atreju “sono fiera di voi” ai ragazzi di Gioventù Nazionale, sui quali c’è poi voluta un’inchiesta del giornale online Fanpage per coglierli nei loro raduni “privati” con canti e saluti nazifascisti?
Ma guarda un po’ che storia, peccato davvero, prometteva così bene questa donna inneggiante a Dio Patria Famiglia, così familiarmente aperta al popolo nel gridargli sono una di voi, chiamatemi Giorgia…
E ci mancavano pure i picchiatori di Casapound, ora, a farsi vedere nell’aggredire a cielo aperto alcuni studenti di sinistra che a Roma avevano manifestato a difesa della Costituzione contro l’autonomia differenziata, con la Meloni lì per lì zitta ma si capiva bene che per lei vedrai s’era trattato d’un’altra provocazione, passare così sfacciatamente sotto gli occhi dei patrioti di Casapound…

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