di Mario Cardinali
L’incipit della lectio magistralis di Matteo Salvini all’Università del Cazzo è stato fulminante:
– Il Duce, – ha rivelato a botta il capo della Lega – faceva rizzà anche l’uccelli!
A dimostrazione che quando c’era LUI non arrivavano in orario soltanto i treni, ma si alzavano immediati anche i virili membri dell’italica razza! Bastava un alalà – ha spiegato Salvini – e l’italiani correvano a trombà!
E correvano ovviamente nelle case chiuse, dette così per le persiane stoppinate ma il popolo le chiamava casini e i giovani vi si addestravano all’ars amatoria, ovverosia imparavano a trombà lì dentro come un tempo l’antichi romani nei lupanari, no come oggi che da quando i casini l’ha chiusi perdavvero la legge Merlin nel ’58, le puttane oramai son dappertutto ma senza più regole igènie tipo la sciacquatura di potta e nemmeno di culo…
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