di Mario Cardinali
Un lettore – lo trovate fra le lettere a pag. 27 con la mia risposta – mi sollecita sulla “figura di merda” fatta da Livorno col rifiuto del teatro Goldoni al professor Orsini per il suo pensiero diverso sulla guerra in Ucraina.
E ci fosse solo la figura di merda, a spingere alla riflessione. C’è
il pensiero diverso, a preoccupare. Oggi quello dei cosiddetti “putiniani” (come subito schedati dai vigili guardiani di stampa del sistema), ritenuti cioè funzionali all’aggressione russa dell’Ucraina, ieri quello degli “antiamericani” – come tali sorvegliati dalle polizie più varie – che contestavano le aggressioni statunitensi in Iraq, Afganistan e in tant’altre parti dell’universo mondo.
Ecco, la diversità. Oggi del pensiero, domani chissà, fors’anche diversità dalla linea dominante di governo. Già indicata, del resto, con l’ammucchiata draghiana di destre e sinistre nello stesso calderone di comando. D’obbedienza, anzi, nella garanzia del posto al seggiolone, nell’ignava insipienza dei partiti, acquetati infine nel comune scopo (…)
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