di Mario Cardinali
O venitecelo a levar dal capo che il decreto legge contro i rave party – guardacaso mai citati nel testo – è in realtà la prima ben rappresentativa misura del governo Meloni, il più a destra dell’italica storia repubblicana, sul piano del cosiddetto ordine pubblico. O meglio, sul piano delle probabili e previste contestazioni di piazza o d’assemblea o di qualunque altro luogo e modo di farsi sentire decisamente dissenzienti dai Palazzi.
Non più soltanto le solite istituzionali manganellate di polizia, com’è successo alla Sapienza di Roma anche di recente, a reprimere manifestazioni operaie e/o studentesche – e ne son previste a iosa, col pesantissimo clima sociale sempre più in fermento, povertà e disperazione sempre più incalzando – ma anche la minaccia ora di ben 6 anni di galera per qualunque assembramento che con più di cinquanta persone appaia pericoloso ai detentori d’ordine e di legge (…)
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