di Mario Cardinali
“Vostre le guerre, nostre le bollette”. Dicono di più quattro parole di popolo – si son sentite in una recente manifestazione di Unione Popolare a Milano – che cento discorsi di politici.
Anche perché i politici sono molto spesso dei politicanti e quasi sempre, se da una parte plaudono alla guerra – la mitica guerra di Zelensky aggredito da Putin, guai a non ricordarlo sempre – dall’altra non hanno granché da preoccuparsi dei relativi costi, insopportabili solo per la gente comune. Quella che se paga le bollette non mangia, ma davvero.
E son costi solo economici, per ora, trattandosi d’una guerra alla quale l’Italia partecipa solo con le armi. Poi, magari, la solidarietà atlantica c’imporrà d’andarci anche di persona, al fronte. E magari quando ce lo chiederà il solito Zelensky, a continuare ad ogni costo – umano anche per noi in difesa della libertà occidentale, guai a non ricordare anche questo sempre – una guerra in realtà fra imperialismo russo e imperialismo americano, delegata a gente anche nazista ma questo non va ricordato mai (…)
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