di Mario Cardinali
Un’artra gatta da pelà per la polizia, coll’investigatori della Dìgosse davanti a un giallo a di’ la verità tendente ar color merda: chi sarà stato a ficcà un manganello ‘nculo a quer fascista ritrovato dolorante di notte colle moroidi tutte scianguinate, quarche giorno dopo ‘r manganellamento a sangue d’un piccolo corteo di giovani e giovanissimi studenti che a Pisa manifestavano il 23 febbraio per la Palestina?
Botte dell’ottanta, quer giorno, con que’ ragazzini che ‘un minacciavano niente e nessuno picchiati da’ celerini pare venuti perapposta da Firenze a mani arzate (no i celerini, i ragazzi), roba che ‘un si vedeva da’ tempi di Scerba e di Tambroni, e lì i fascisti erano ar governo dichiarati. Oggi ‘nvece si dichiarano demogratici ma picchiano chi dissente come prima.
E così ora, dopo ‘r giorno delle botte, ecco anche la notte der giallo, pervìa che su quer manganello estratto da’ soccorritori dar buoderculo sciagattato della vittima tutta dolorante la Dìgosse cià trovato sortanto tracce di moroidi spiacciate (…)
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