di Mario Cardinali
Dopo l’arresto di un pacifista che l’anno scorso aveva urlato “maledetto le guerre e chi le fa!” – come subito ne aveva scritto allarmato il Vernacoliere – ecco un nuovo decisivo giro di vite del Governo Meloni contro i disfattisti.
Non più infatti un solo anno di lavori forzati come era stato inflitto a quel vile attentatore alla resistenza ucraina, ma finalmente una pena ben più rappresentativa dello sdegno nazionale contro chi si oppone al sacrosanto bellicismo che ispira la Patria nel proseguire l’invio di armi e di mezzi all’Ucraina fino alla vittoria finale sul tiranno Putin e sulla sua Russia, contro ogni destabilizzante ipotesi di trattativa per una soluzione di pace concordata, con lo squallido pretesto magari di voler evitare milioni di nuovi morti con una guerra atomica, come se i morti non fossero inevitabile conseguenza d’ogni guerra.
E per arrivare dunque a una pena degna del sentimento patriottico nazionale ecco pronto, con l’insonne attività del Governo, un nuovo decreto legge che stabilisca (…)
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