di Mario Cardinali
Ti viene, a volte, da farti certe domandine, che poi ti chiedi se non sono anche domandone.
Perché – per esempio – negli Usa ci si sdegna così tanto per il sessismo di Trump, e non ci s’indigna altrettanto per il suo sbandierato razzismo, in certe sue pronunce addirittura nazismo?
Sarà mica perché – la butto lì in un dubbio come un altro – in un’America nata infine non solo sul genocidio dei pellerosse ma anche sulla schiavitù degli africani, gli odierni incalzanti omicidi di neri ad opera di tanta polizia yankee corrispondono al nativo sentimento razzista che pur oggi dilaga laggiù in tanta gente?
E perché, anche in un’Europa non altrettanto ingrassata sulla schiavitù dei neri, quel sessismo trumpiano sdegna anche qui più degli estremismi razzisti del figuro?
Sarà mica perché – in un’Europa già nutrita di nazismo e di fascismo – certi impulsi non si sono mai sopiti in tanta gente, e a tant’altra non se ne fa più notare la criminale essenza?
E a proposito di criminalità – non quella spicciola ma quella d’alto bordo bellico – perché
certe stragi di civili sono criminali solo quando …
(Continua la lettura sul Vernacoliere in edicola, oppure acquistalo scaricando la App gratuita del Vernacoliere dall’App Store per iOS, o da Google Play per Android).