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LAVORO ALLE DONNE

Ci penza ’r Governo
RIAPRANO
I CASINI!
Fanno parte della
NOSTRA CIVIRTÀ!

Ma questa vorta stipendi regolari
e iscrizione anche ar Sindaàto!

di Mario Cardinali

Diuturnamente protesa alla suprema meta di ridà alla Nazzione fremiti vitali d’incessante attività, l’artra mattina la ducessa s’è affacciata in arta montura a Palazzo Ghigi, tipo ‘r duce quando s’affacciava a Palazzo Venezia:

  – Italiani, – ha gridato al popolo lì sotto senza fa’ ‘na sega – tutti a lavorà!

  – E l’italiane?! – n’ha fatto a botta una voce polèmia.

  – L’italiane ner casino!

   Dé, tutti ammutoliti! Ma prima che quarche femminista ripigliasse fiato per urlanni ner casino mandaci quarcuno di ‘asa tua, la ducessa aveva già annusato l’aria pesa:

  – Ma no ner casino come s’intendeva un tempo! – ha subito precisato colla su’ tìpia espressione a “regà, famo a capisse” che lei adopera anche quando fa tocchetòcche sur capo a Sarvini e chiede “c’è nessuno?” – Ner casino come si deve ‘ntende’ oggi,  – ha seguitato piaciona – uno stòrio posto di lavoro ‘ndove il lavoro alle donne ‘un è mancato mai, dai lupanari della Roma antìa fino alle case chiuse der Novecento!

  Dé, l’indomani c’era “casini riaperti” su tutti i giornali e tutte le televisioni, con quelle di Berlusconi che ancora ‘un esistevano sennò da loro ‘r casino c’era sempre stato! (…)

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