Guido Amato

    Livornese del ’61, disegna per il Vernacoliere dai tempi della beffa delle teste di Modigliani ritrovate nei fossi di Livorno (1984) , quando il mensile labronico rispose con “Trovata una sega!” passando dalla diffusione provinciale a quella regionale.

    Da allora ha creato vagonate di vignette, strisce e tavole di acuta satira sull’attualità politica e sociale, in piena sintonia con la linea libertaria del Vernacoliere.

    Ha lavorato ai quotidiani il Tirreno, Paese Sera e la Repubblica (vignettando anche sull’inserto Satirycon).

    Da anni vive a Roma, dove fa il progettista grafico di giornali.

    E’ padre gongolante di Lillo, Willi e Pisellino, nonché innamoratissimo marito di Paola.

    E’ solito sciogliersi in una frase non sua: “Se potessi mangiare un’idea, avrei fatto la mia rivoluzione”. Chiamala fame! Pagando, lo si può anche usare come creativo pubblicitario, telefonandogli allo 063387160, oppure emailando guidamato@yahoo.it