Del fu Paolo e della fu Elena Bocciolini. Nato a Firenze. Altezza m. 1,70, colorito pallido, capelli e baffi brizzolati, naso regolare e occhi castani; incensurato.
Fin da piccolo avrebbe voluto intraprendere un’attività artistica, ma gli fu impedito da un padre-padrone che intravedeva in cio’ la peggiore delle disgrazie di cui ogni famiglia porta la propria croce.
Fu perciò costretto a prendere un diploma “serio” che gli consentisse un lavoro “come si deve” e, per dare sfogo alla sua passione per il disegno e la pittura, gli toccò frequentare di nascosto (nelle ore pomeridiane) la Scuola libera del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze allora diretta dal M.o Emanuele Cavalli.
In seguito, grazie a molte insistenze e a un po’ di fortuna, riuscì anche a frequentare lo Studio internazionale di disegno diretto da Nera Simi.
Il buon esito negli studi gli permise anche di dar seguito alla sua passione per la musica e di poter suonare la fisarmonica in un quintetto (i “Bell Boys”) per circa due anni.
L’amicizia che lo legava allo scultore Fosco Martini gli consenti’ di frequentarne lo studio di ceramica artistica in Via Antonio del Pollaiolo a Firenze e di apprendere i primi rudimenti dell’arte della ceramica.
Per circa 16 anni, con la collaborazione di alcuni amici, gestì una Galleria d’Arte da lui stesso creata, dove, a titolo gratuito, ebbe modo di invitare molti artisti gia’ affermati e giovani promesse.
Partecipò attivamente alle lotte politiche degli anni ’70 e fece parte, per diversi anni, della redazione della Rivista di cultura militante “Nuova Cultura”.
Nel 1975 visitò l’Albania e nel 1978 (due anni dopo la morte di Mao Tze Tung) fece il primo dei suoi numerosi viaggi nella Repubblica Popolare cinese.
Nel 2005, dopo più di 25 anni di inattività pittorica, a causa di un forte impegno assunto nel campo sociale, ha ripreso, seppure con grande difficoltà, a dipingere e a disegnare.