di Mario Cardinali
Dice la prima scurreggia vestita della storia la fece Cicerone nello smerdassi un po’ le mutande davanti alla su’ prima moglie Terenzia sortita troppo tardi dar gabinetto, che lui poi ni dedicò l’orazione “A te caona” ner mentre però ‘r caone era lui, no per nulla faceva l’avvocato e lo sapeva lui come rimescolà le carte, come quando ni chiese a Catilina detto manomorta da’ su’ conoscenti fin a quando voleva approfittà della su’ pazienza pervìa che frattanto ni toccava ‘r culo alla su’ ganza andata a trovallo in Senato, roba che Berlusconi cor su’ trenino ‘n parlamento poteva giusto arrivà alla buvette.
Trascorsi poi tutti i sèoli di storia ‘nfino a quarche anno fa, le scurregge vestite son passate sempre più di moda pervìa che di merda ce n’era già tanta anche senza le mutande, finché ora cor governo Meloni riecco ‘r discorso dello stato sociale, che prima di sociale c’era ‘r Movimento e bastava quello, e ‘nvece ora con tutti i miliardi da spende’ per l’armi ‘un ci resterà più nulla per la scola, per le malattie e per ir grattaevvinci, e figuriamosi per le scurregge, che ‘nvece la Meloni ha detto che quest’inverno vanno vestite anche loro pervìa che farà un gelo da ritrovassi diacciati anche i peli der culo, te lo ‘mmagini poverini i poveracci co’ diaccioli fra le ‘iappe?
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