di Mario Cardinali
E dunque anche l’Europa – quel pavesato gran consesso di politici e burocrati diuturnamente intesi agl’interessi forti dei propri fortissimi mandanti gabellati per gl’interessi dell’intera Unione – ha aperto ufficialmente ai muri contro gl’immigrati cosiddetti clandestini, chi scappa cioè da guerre e fame senza i richiesti timbri attestanti fame e disperazione.
A trionfo infine di quanti nella stessa Europa, e sono diecine di Stati a principiar dall’Ungheria d’Orbàn, hanno già alzato invalicabili barriere di filo spinato, mentre l’Italia meloniana aspira specialmente a blocchi navali, distesa com’è in mezzo al mare.
E l’odio per gli sventurati trabocca e cola da consessi cosiddetti civili, e s’ammanta pure d’ipocrisia istituzionale nel proibire alle navi di soccorso, come ha proibito l’Italia meloniana, più d’un salvataggio alla volta di migranti stipati nei barconi, pur anche nel mare in tempesta, contro ogni regola di diritto marittimo e d’umanità. Magari spacciando per intento salvifico (meno s’imbarcheranno e meno ne affogheranno) un legiferato impedimento alla salvezza di vite umane. (…)
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