di Mario Cardinali
Sfuggendo furtivi all’occhiuta sorveglianza dei capi–fabbricato, tornati alla delazione di regime sugl’inquilini all’occhio della milizia come nel ventennio nero, uomini e donne di popolo alla spicciolata vanno sempre più lasciando le città per la montagna.
E prima sommessi e poi a più chiara voce intonano gl’inni gloriosi della Resistenza, da nuovi partigiani d’una lotta antica contro il fascismo ritornato a galla.
E ancora disarmati ma con la sete di libertà e giustizia a incrollabile usbergo contro la nera dittatura, uomini e donne di libero pensiero vanno tornando alla lotta partigiana.
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O vai che dé, ce n’era ‘na diecina l’artro giorno ‘nguattati nella macchia su ‘n collina, chi cor fucile da caccia e chi cor forcone ‘n mano, o ‘un t’arriva a un certo punto Errico Letta tutto di rincorza, co’ pantaloni ‘n mano?!
– Scoppio, scoppio! – urlava tremendo l’èchisse segretario der Piddì, tutto rosso ‘n viso.
E ner di’ così s’è accucciato tuttantratto ‘n terra, t’ha mollato ‘na caàta pareva un pozzonero ‘ntero!
Quell’artri dé, lipperlì avevano penzato a ’na bomba perdavvero, e ner rifà capolino da’ massi ‘ndove s’erano buttati (… )
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