di Mario Cardinali
Si dice che nella vita può succedere di tutto. Ma che uno come Berlusconi si candidasse alla presidenza della Repubblica è più che “di tutto”. È grottescamente assurdo. Evasore fiscale condannato, puttaniere seriale, iscritto alla P2 dell’eversione gelliana, vicino a uomini implicati in vicende di mafia, mercante di parlamentari ad uso proprio, fondatore d’un partito per i suoi interessi d’azienda, capo di governi con casi anche clamorosi di malcostume non solo politico ma anche legislativo come le dilaganti leggi ad personam e ad aziendam, sdoganatore di fascisti al governo, laudatore di Mussolini, gaffeur internazionale e via e via, come ben documentano atti e cronache ufficiali… sì, tutto ciò è davvero troppo. Dovrebbe essere troppo. (…)
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