di Mario Cardinali
Dopo anni e anni di torti e di soprusi, dop’aver dovuto sopportare lo snaturamento dello Statuto dei lavoratori e perfino lo spregio del Job Act di Renzi, alla fine gli operai hanno rialzato la testa e hanno scritto a Mattarella per chiedere rispetto e dignità.
Questo il testo dell’accorata missiva:
«A noi ci dispiace tanto disturballa, signor Presidente, con tutto ‘r daffare che cià lassù in quer popò di mausoleo der Quirinale! Dé, sortanto a giralle, tutte quelle stanze, c’è da facci notte! E con tutta vélla gente dintorno, poi! Corrazzieri, segretarie, conziglieri, funzionari, addetti militari, ‘mpiegati, partite iva…
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