di Mario Cardinali
Sarà dunque “mano libera alla polizia”, con Salvini ministro dell’interno. Le ricordiamo, un po’ di quelle mani libere, al G8 di Genova nel 2001, con i massacri e le torture della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto, come conclamate anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. La “sospensione della democrazia”. Con Fini vicepresidente del Consiglio, non a caso, e con vecchi e nuovi arnesi del fascismo poliziesco in libera attività.
E non vede l’ora, Salvini – come più volte ansiosamente dichiarato – di cominciare a “fare pulizia di massa, quartiere per quartiere, strada per strada, piazza per piazza, con i metodi forti, se occorre”.
I metodi forti, appunto. …
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