di Mario Cardinali
Soffiano venti d’intolleranza estrema. Prima tutto un brontolà «popò di ladri!» nelle botteghe e perfino ne’ supermercati, poi tutto un urlà per le strade e nelle piazze, tutto uno sbraità «ciavete preso per pisani!», «s’è mandato Renzi ‘nculo e ora ci rifate un artro governo renziano paripari!»
E ‘nzomma un bolleggiume sociale che dice vai, siamo alla rivoluzione!
E ‘nvece no, cià penzato l’”Associazione Cittadini colle Palle Piene ma però con Moderazione” a mantené per ora la protesta ne’ limiti dovuti, cor mandà una raccomandata urgente a Palazzo Ghigi.
«Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Gentiloni, la sottoscritta Associazione fa rispettosamente presente che nel Paese, pur prendendosi atto che il suo nuovo governo è appena cominciato, si va affermando che lei cià già rotto i coglioni.
«Rottura, beninteso, da intendere nel suo significato più civile, vale a dire che i suddetti coglioni rotti sono popolare metafora della civica pazienza ormai stressata, nel senso che le palle ci s’avevano già piene di Renzi, e ora arriva lei a riempircele di più….
(Continua la lettura sul Vernacoliere in edicola, oppure acquistalo scaricando la App gratuita del Vernacoliere dall’App Store per iOS, o da Google Play per Android).