di Mario Cardinali
Mentre l’Europa – noi compresi – si chiede cosa accadrà davvero con l’Inghilterra fuori (di sicuro c’è solo che chi ha sempre lavorato per due citti, per due citti continuerà a lavorare, sa va bene) in Italia ci chiediamo pure cosa potrà cambiare sul serio con l’avanzata a valanga dei 5Stelle, al loro gran suono d’onestà onestà.
E ce lo chiediamo non tanto e non solo per quelle po’ po’ di città che son Roma e Torino, dove già lì i “rivoluzionari” hanno annunciato gran tagli di teste e di poltrone, in giganteschi tessuti urbani imbevuti non solo di tanta corruzione amministrativa come a Roma ma anche di tanto mangiamangia di sistema come a Torino.
Perché subito i grillini – che non si dicono più tali ma il poderoso annuncio l’ha dato di sua bocca proprio Grillo – si son proclamati pronti al governo nazionale come immediato nuovo traguardo elettorale.
E se al governo – come è pensabile che ci arrivino, sull’onda del disgusto anche di tanta sinistra per un PD diventato ormai il più grande e allargato comitato d’affari del renzismo, gestito oltretutto con l’arroganza dei parvenu anche dai giovani proiettati alla gran mensa per diritto di servile encomio al capo – se dunque al governo i 5Stelle continueranno a voler impugnare davvero la spada dei tagliatori di teste e di poltrone – corruzione e inefficienza anche di gran pubblico luogo accluse – gliela lasceranno brandeggiare?….
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