di Mario Cardinali
Ora che le pompatissime orde dell’Isis, ben gonfiate anche da interessatissimi trafficanti d’armi e di petroli, si sono affacciate sull’Italia dalle sponde della Libia – già storica colonia fascista eretta sui massacri operati dalle truppe di Graziani – ora che insomma il barbaro musulmano torna a minacciare l’italico suolo, da molti s’ode gridare guerra! Guerra!
E mica son giovani soltanto, che di certo la guerra non l’hanno conosciuta e ancora non ne sanno gl’immensi lutti anche in casa propria. Ci sono pure dei vecchi, fra gl’inneggiatori al bellico cimento, incanutiti patrioti rievocanti perfino lacrimosi i morti addirittura del 15-18 e quelli del secondo macello mondiale, per rivendicare l’italico diritto a salvar la dignità della nazione…
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